Fatturazione e obblighi per la gestione dello studio dentistico

Il tuo salone di bellezza online


Pubblicato da Redazione il 17 aprile 2018




Accanto al lato più “pratico” della tua professione, fatta di trattamenti odontoiatrici e rapporti con i pazienti, la gestione ottimale di uno studio dentistico non può prescindere da quegli aspetti tecnici che riguardano contabilità, fatturazione e, più in generale, i numerosi adempimenti che ti portano ad avere a che fare con il fisco.

 

{{cta(‘1d5b88be-047a-444b-8091-fe2933cddc2c’)}}{{cta(‘5835f4e8-4144-4ec4-8fbb-9576d64b9b1f’)}}{{cta(‘d5803a48-2fae-4c63-a1b8-df8d50dae70d’)}}

 

La contabilità per lo studio dentistico

 

Gli aspetti fiscali che coinvolgono il managament odontoiatrico riguardano molti aspetti della contabilità. A partire dalla sostituzione nella Legge di Stabilità 2017 dei cosiddetti Studi di Settore con i nuovi indicatori di compliance. Con questo sistema, l’Agenzia delle Entrate analizzerà i dati del tuo studio per inserirlo all’interno di una scala di valori tra 1 a 10 che ha il compito di esprimere l’indice di affidabilità fiscale della tua impresa. Rispetto agli studi di settore, il nuovo sistema – una volta entrato a regime – terrà in considerazione gli ultimi otto anni del tuo lavoro e introduce una serie di benefici se ti collochi ai livelli più alti dell’indice.  

Il Sistema Tessera – o più semplicemente TS – permette, invece, di rendere disponibili all’Agenzia delle Entrate le informazioni sulle spese sanitarie che i cittadini hanno sostenuto così da inserirle nel 730 precompilato. Dal 2016, anche le strutture che sono autorizzate all’erogazione di servizi sanitari ma non sono accreditate dal SSN hanno l’obbligo di trasferire i dati delle prestazioni erogate e per ogni fattura emessa dovranno fornire informazioni per voci come le spese per prestazioni di assistenza specialistica, le visite mediche o le prestazioni diagnostiche del paziente. Ad essere inserito nelle voci di spesa è anche il bollo, poiché è detraibile, e la sua tipologia è legata alla spesa presente nel documento fiscale a cui è associato.

Per utilizzare il sistema TS al fine del 730 precompilato devi connetterti al sito sistemats1 per richiedere le credenziali d’accesso che ti verranno inviate via e-mail al tuo indirizzo di posta elettronica certificata (PEC), oppure puoi rivolgerti alla sede dell’Ordine dei Medici della tua provincia.

In questo modo potrai accedere alla tua area riservata ed effettuare l’invio delle spese sostenute dai tuoi pazienti per permettere al sistema di trasmetterle all’Agenzia delle Entrate in vista del 730 precompilato. Se hai scelto di dotarti di un software per la gestione del tuo studio dentistico allora potrai prevedere l’invio automatizzato dei dati con un considerevole risparmio dal punto di vista organizzativo e del tempo impiegato.

L’ANDI, Associazione Nazionale Dentisti Italiani, ha raccolto le risposte alle domande arrivate all’Help Desk sul tema 730 pre-compilato che puoi leggere qui 2.


"Adempimenti e obblighi nella gestione del tuo studio dentistico"

La fatturazione elettronica per prestazioni erogate alla PA

 

Sono passati più di due anni da quando, a partire dal 31 marzo 2015, la fattura elettronica è diventata lo strumento obbligatorio3 per regolare le prestazioni professionali a favore della Pubblica Amministrazione. L’obbligo vale per i liberi professionisti, dei quali i dentisti fanno parte, e solo in questo modo sarà possibile ottenere il pagamento della tua prestazione effettuata ad enti come ASL, comuni, INPS, tribunali, ecc. Le fatture cartacee, infatti, sono finalmente andate in pensione in nome della digitalizzazione dell’intero sistema e di una sempre maggior trasparenza fiscale.

Ma come funziona concretamente la fatturazione elettronica nei confronti della PA? Per prima cosa, la tua fattura non viene mai inviata direttamente all’ente al quale hai erogato la prestazione, ma passa attraverso il Sistema di Interscambio – che rappresenta il punto di incontro tra i fornitori della Pubblica Amministrazione e gli enti locali – con il seguente schema:

 

  • compilazione della fattura, esclusivamente in formato XML
  • apposizione della tua firma elettronica qualificata (o di un terzo delegato)
  • invio della fattura al Sistema di Interscambio che, previo controllo formale, provvede a trasmetterla all’ente pubblico di riferimento (solo se provvista di codice identificativo univoco di quest’ultimo)
  • conferma della ricezione da parte dell’ente pubblico inviata al Sistema di Interscambio che, a sua volta, manderà una notifica al tuo studio dentistico

 

Questo nuovo tipo di fatturazione può rappresentare un vantaggio per la gestione dello studio odontoiatrico perché permette di digitalizzare molte procedure rendendole più veloci ed agili, soprattutto se disponete di un software gestionale studiato per aiutare i dentisti anche nelle incombenze legate al fisco.

Alla difficoltà di districarti in prima persona tra leggi nuove e incombenze impreviste, si aggiunge uno scenario competitivo in continua evoluzione: se stai cercando una visione più ampia e vuoi trovare un valido supporto per la gestione d’insieme dello studio dentistico consulta gratuitamente la nostra guida qui sotto.

 

{{cta(‘e0d4761b-cb0d-4120-bdc6-288e58d1ff22’)}}{{cta(‘482dff54-73e1-4883-93a5-886dfd6426dc’)}}{{cta(‘c12e93f9-81c8-4d98-a4bf-f059293f63c0’)}}