Car sharing: come la nuova mobilità interessa i carrozzieri

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Pubblicato da Redazione il 17 aprile 2018




La new economy, nel settore dei trasporti, è ormai inarrestabile. Anche in Italia, il car sharing è sempre più diffuso. Ora è possibile noleggiare anche veicoli di nuova generazione come elettrici e ibridi, oltre che poter mettere a disposizione la propria auto per l’affitto anche solamente per qualche ora. Enjoy, Car2go, Blablacar sono i punti di riferimento del settore.

 

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Il car sharing coinvolge i carrozzieri

 

La mobilità si sta dirigendo in modo massivo verso soluzioni di car sharing sia a breve che a lungo termine. Una realtà che influisce in modo positivo sulle attività delle officine che fanno manutenzione e riparazione che orbitano in questo circuito e che possono essere valide e  indispensabili alleate delle grandi e piccole aziende di car sharing. 


"Diventare una carrozzeria convenzionata: cosa cambia col car sharing"

Cosa è necessario garantire alle aziende di car sharing per far parte del loro circuito?

 

Ogni azienda di car sharing decide i diversi requisiti che deve avere una carrozzeria per far parte del loro circuito. Si opera in un mercato dove la parola d’ordine è la qualità, quindi se vuoi diventare una carrozzeria convenzionata è necessario che la tua officina sia qualificata e con personale sempre formato e aggiornato.

Un’officina che possa offrire una serie di servizi, in linea con gli standard europei e che abbia una fama che la renda credibile, oltre che solida dal punto di vista finanziario.

L’affiliazione a un network di car sharing ti può garantire un buon numero di lavori con una certa continuità e con una certezza nei pagamenti. Per questo è necessario adattarsi ai nuovi standard ed essere pronti a garantire sempre i servizi richiesti, oltre che plasmarsi continuamente in funzione di un settore che si evolve molto velocemente. Per diventare una carrozzeria convenzionata, le società di car sharing chiedono che l’officina garantisca servizi che generalmente sono:

 

  1. Priorità nella gestione dell’appuntamento per la riparazione; una sorta di corsia preferenziale per le auto in car sharing rispetto alle auto normali.
  2. Accoglienza di personale qualificato e attento alle esigenze della clientela che possa subito comunicare affidabilità e professionalità.
  3. Utilizzo di prodotti e tecniche di riparazione all’avanguardia per intervenire anche sui modelli più moderni di auto.
  4. Utilizzo di tester per l’analisi di eventuali danni anche alle parti elettroniche, oltre che a quelle meccaniche.
  5. Utilizzo esclusivo di ricambi originali per garantire qualità e durata nel tempo.
  6. Certificato di garanzia sul lavoro eseguito.
  7. Servizio di accompagnamento a casa o in ufficio del cliente che lascia l’auto in riparazione.
  8. Presa e consegna dell’auto presso il domicilio o l’ufficio se l’auto non può circolare o se il cliente è impossibilitato a raggiungere la carrozzeria.
  9. Auto di cortesia da mettere a disposizione della tua clientela in caso di fermo prolungato.

Adotta il car sharing per le tue auto di cortesia

 

Il car sharing ti permette anche di far rendere dal punto di vista economico le tue auto di cortesia che spesso restano inutilizzate e parcheggiate in officina. Puoi darle in uso a noleggio ai tuoi clienti o condividerle con altri colleghi di altri officine in caso di necessità. Le auto sostitutive si trasformano così da un semplice costo in un guadagno effettivo. Se ti interessa sapere come fare, cerca qualche informazione su Oxygen1.


Cosa ricordare ai tuoi clienti in caso di sinistro?

 

Il carrozziere dovrebbe ricordare ai propri clienti che, in caso di sinistro causato da un’autovettura in condivisione, il comportamento da seguire è lo stesso che si avrebbe con qualsiasi mezzo. Ovvero, ci si può rivolgere alla carrozzeria convenzionata con la propria compagnia assicurativa oppure ad un carrozziere indipendente.


"Le novità che hanno impatto sulla carrozzeria convenzionata"

Il futuro del car sharing

 

Solo qualche dato per meglio intendere di che rivoluzione parliamo. Secondo i dati diffusi dall’Osservatorio Nazionale Sharing Mobility2 (un ente riconducibile al Ministero dell’Ambiente), in soli due anni, tra il 2013 e il 2015 gli iscritti al servizio sono passati da 58.000 a 700.000. 

La tendenza, inoltre, è verso un aumento di questi dati. Nei primi tre mesi del 2017, infatti:

 

  1. Per ogni 4 auto immatricolate, una è destinata al noleggio.
  2. Le immatricolazioni del primo trimestre hanno visto salire dal 20% al 24,5% la quota del noleggio sul totale delle auto immatricolate.
  3. C’è stato aumento del 15,6% del giro d’affari complessivo delle attività di noleggio a lungo o breve termine.
  4. Le auto attualmente a disposizione del car-sharing hanno superato le 800.000.

Gli utilizzatori del servizio sono aumentati del 400% in un anno. Il servizio è già molto diffuso in diverse grandi città italiane e si sta velocemente espandendo anche nei centri più piccoli. Gli italiani cominciano a comprendere sempre di più la reale utilità del car sharing, scaricando le diverse app per cellulare che permettono di aderire al servizio.

Leggi la nostra guida e scopri tanti altri consigli e suggerimenti per diventare un Carrozziere 2.0 e accelerare il tuo business!

 

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