Software di chirurgia estetica: perché conoscerli, come usarli

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Pubblicato da Redazione il 17 aprile 2018




Chi si rivolge a un medico e chirurgo estetico non ama le sorprese: arriva in clinica con precise richieste e l’idea chiara di come rimodellare il proprio corpo per piacersi di più.

Come medico estetico, hai davanti a te una nuova sfida: dotarti di moderni software di chirurgia estetica per rassicurare il paziente e simularne la nuova immagine prima ancora di programmare l’intervento.

Fin qui, nulla di nuovo: da almeno un decennio la proiezione di immagini post intervento è una costante del tuo lavoro ma, rispetto al passato, la tecnologia ha affinato le tecniche e reso possibile la definizione di apparecchiature sempre più performanti.

 

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Morphing, una risorsa da usare con cautela

 

Come sai bene, il primo obiettivo da perseguire per essere un vero professionista nel tuo ambito è instaurare con il paziente un rapporto basato sulla sincerità.

Se prima bastava Photoshop a costruire un corpo e un viso nuovi, adesso c’è il morphing, una tecnica professionale studiata per vedere in anteprima i risultati di un intervento estetico.

Per essere affidabile agli occhi di chi si rivolge a te, è bene chiarire che il software di chirurgia estetica alla base del morphing mostra effetti grafici e non reali. È un supporto che ti aiuta a comunicare con il paziente per comprendere appieno le sue aspettative e dissuaderlo da desideri irraggiungibili, ma il cui utilizzo non può essere documentato nell’iter di preparazione pre-operatoria: infatti, a differenza di altri procedimenti, per ragioni medico legali non è possibile rilasciare al paziente una copia firmata delle simulazioni eseguite. Si tratta di una risorsa con tanti vantaggi e altrettanti limiti.

 

Vantaggi e limiti di un software per chirurgia estetica

Vantaggi:

 

  • Partecipazione attiva del paziente alla pianificazione dell’intervento.
  • Risultato visibile su uno schermo, un plus rassicurante perché permette di valutare il nuovo aspetto.
  • Strumento accurato e duttile perché stabilisci insieme al paziente le proiezioni e le correzioni da eseguire concretamente in sala operatoria.

 

Limiti:

 

  • Il risultato non è attendibile al 100%: le immagini proiettate sullo schermo sono virtuali e non sempre perfettamente replicabili, tutto dipende dalla specifica anatomia del paziente e dalle reali possibilità che questa si adatti all’esito sperato.
  • Il morphing non permette di riprodurre cicatrici né mostra i processi biologici di guarigione e variazione dei tessuti.
  • In teoria, il programma è in grado di soddisfare anche le richieste più esagerate creando false aspettative.

 

Alla luce di queste considerazioni, appare cruciale il ruolo del professionista: preparazione, professionalità ed onestà nel ridimensionare laddove necessario fanno la differenza rispetto all’illusoria chirurgia estetica low cost.


L'innovazione "veste" il software di chirurgia estetica, ecco come

La realtà aumentata per conquistare nuovi target

 

Probabilmente, tra i nuovi contatti della tua clinica estetica figurano gli adolescenti divenuti un nuovo target a cui fare molta attenzione. Pensa, per esempio, alla familiarità che i ragazzi hanno con i dispositivi digitali e, dunque, con gli smartphone: chi meglio dei ventenni sa orientarsi tra le applicazioni mobile? Tra queste, ce ne sono alcune dedicate alla proiezione 3D della propria immagine modificata, come Crisalix e Plastic surgery simulator.

Finché si gioca va bene, ma pensa a cosa accadrebbe se la simulazione di modifiche fatte da sé si affermasse come modello da replicare in un intervento… Sarebbe un disastro da evitare.

Per essere più in sintonia anche con i tuoi pazienti più giovani potresti puntare sull’AR, la realtà aumentata. Si tratta di una tecnologia che si sta facendo strada nel contesto medico-chirurgico dopo aver conquistato altri ambiti, primo tra tutti il mondo del gaming.

Mentre la realtà virtuale isola la persona dal suo ambiente proiettandola in uno totalmente diverso, la realtà aumentata arricchisce le informazioni reali con immagini, filmati e altri dati proiettati virtualmente su un corpo vero.

Grazie a un software di chirurgia estetica, puoi “vestire” la fisicità del tuo paziente con il ritocco estetico richiesto su viso o volto: la propria immagine modificata non è più proiettata su uno schermo ma vissuta in anteprima e direttamente.

È un’esperienza immersiva che mostra a ognuno le reali possibilità degli interventi sul proprio corpo e offre a te, chirurgo estetico, un ulteriore strumento per sottolineare quanto sia necessaria la formazione e l’attestazione della professionalità per eseguire interventi sicuri ed evitare gli errori-orrori del bisturi.

Tra i tanti servizi pubblicizzati da cliniche e studi di medicina, gli utenti preferiscono quelli che adottano apparecchiature tecniche innovative: se ancora non l’hai fatto, programma l’acquisto di queste nuove strumentazioni; se invece le hai a disposizione, usa il web per farlo sapere a chi ti sta cercando. Come? Scarica la guida con gli approfondimenti cuciti sulle tue esigenze.

 

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